"A Gent una camera è sempre libera per Albrecht Dürer"
“Chambres d’amis”, a cura di Jan Hoet, si articola in una serie di interventi site-specific realizzati all’interno di abitazioni private nella città da cinquanta artisti internazionali. Gli spazi selezionati appartengono non solo a collezionisti o a persone vicine al mondo dell'arte ma anche a persone comuni, poiché l’obiettivo è dimostrare che l’arte può fare parte di qualsiasi tipo di realtà quotidiana. Salvadori sceglie di lavorare con Spalletti all'interno dell'abitazione di Hedwig Aerts e Robert Hoozee, dove i due artisti dipingono le pareti del corridoio d’ingresso e del soggiorno rispettivamente in terra di Siena naturale e terra di Siena bruciata "per creare un paesaggio" all'interno del quale intervenire. Nel corridoio, dove si trova anche una scultura di Spalletti, Salvadori posiziona Triade, 1986, un’opera costituita da tre bottiglie poste in comunicazione tra loro attraverso “un percorso che si visualizza secondo due cerchi tangenti, intersecati nel loro punto d’incontro da una linea verticale” (Salvadori), composti da aste in metallo. In soggiorno, attorno a un angolo realizza un grande Tavolo d’angolo, 1972 (1986), in legno e cera rossa, mentre su una parete è posta Tazza, 1986, in tela Claessens di Waregem, tessuto tipico delle Fiandre, anch’essa colorata di rosso.
(Laura Conconi e Maria Corti, Cronologia, in Remo Salvadori, a cura di Antonella Soldaini, Skira, Milano 2025, pp. 215-216)
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