Osservarsi nel fare un percorso
"L’osservatore si sposta osservandosi è esplicitamente connessa all’atto del vedere e si lega al concetto di triade già emerso in Janus. Il verbo 'osservare' utilizzato nella sua titolazione (in seguito modificata in L’osservatore non l’oggetto osservato) racchiude il senso e la ragione d’essere della sua forma e si schiude a un ventaglio di significati a cui poter attingere per comprendere appieno l’aspetto filosofico a essa sottinteso. Così come era stato per Modello, il lavoro è germinato seguendo un metodo che in qualche
modo ricalca quello sperimentale di uno scienziato il quale è al tempo stesso teorico, osservatore e sperimentatore. Un procedimento intuitivo e logico di cui è ben consapevole l’artista stesso che parlando di L’osservatore si sposta osservandosi commenta: 'L’elemento di osservazione è stato fondante per costruire l’oggetto. Non c’è stata perdita di memoria tra un passaggio e l’altro. Si è posto sempre un trascinamento di tutti gli elementi e in aggiunta c’era questo osservarsi nel fare questo percorso. In questa questione salta fuori il cavalletto: l’elemento di sguardo e di osservazione'."
(Antonella Soldaini, Remo Salvadori: la sovrana naturalità del vivente, in Remo Salvadori, a cura di Antonella Soldaini, Skira, Milano 2025, pp. 39-40)
Contatti
info@remosalvadori.it