Un equilibrio dinamico ispirato alla consistenza dei pianeti
"Salvadori sente di doversi installare nel centro del piombo per giungere al suo segreto e renderlo manifesto. La pratica non è vissuta come un’appropriazione soggettiva, anzi l’artista entra in un rapporto dinamico con l’oggetto, quasi lasciando che esso stesso guidi la sua mano. La griglia pitagorica di quadrati e triangoli impressa con un taglierino ha un valore maieutico piuttosto che disciplinante. In una rotazione sono sollevati e piegati alcuni lembi, le dita cercano di liberare gli spazi secondo il sistema di organizzazione interno della materia, seguendone plasticamente le nervature. Non è possibile alcuna anticipazione del risultato, che si svela solo attraverso il transfert del momento. Nel momento s’intitolano, appunto, tutte le composizioni dello stesso genere, che nella serie verticale “piombo, stagno, ferro, rame, mercurio, argento oro” (Alfabeto, 2013) trovano un equilibrio dinamico ispirato alla consistenza dei pianeti. I metalli – è questo l’aspetto decisivo – diventano quel che sono solo nel corso del processo perché la loro essenza si manifesta grazie all’energia del lavoro."
(Davide Bondì, Infanzia e forma dei metalli, in Remo Salvadori, a cura di Antonella Soldaini, Skira, Milano 2025, p. 57)
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