La domenica piantare il frassino e allo stesso tempo la calendula, il ginepro, l’alloro, il rosmarino, 2001

3 elementi: frassino Excelsior, frassino Orniello, marmo di Candoglia
dimensioni variabili
Tutto è collegato
"Tutto è collegato da un moto circolare di forze che, dopo aver assorbito energie in luoghi lontani e regni distinti, ctonio e aereo, acquatico e terrestre, germogliano e ramificano altrove, indizi che dichiarano la stretta consanguineità e reciprocità che lega le stratigrafie del mondo, dall’inorganico al vivente."
(Laura Vecere, Il giardino analogo, in Dopopaesaggio. Spazio sociale e ambientale naturale nell’arte contemporanea / Social space and natural environment in contemporary art, a cura di Marco Scotini, Laura Vecere, Regione Toscana, Firenze 2006, p. 90)

Una valenza estetico-simbolica autonoma e tuttavia in relazione diretta con l’immediato circostante
"A Villa Pizzo, residenza storica situata a Cernobbio, sul lago di Como, Salvadori realizza La domenica piantare il frassino e allo stesso tempo la calendula, il ginepro, l’alloro, il rosmarino, 2001. Esso è costituito da un frassino Excelsior e da un frassino Orniello, piantati in due punti del parco in momenti diversi, accompagnati dalle altre varietà botaniche nominate nel titolo e da una scultura in marmo di Candoglia la cui forma, nelle due parti più esterne, richiama quella di un occhio che racchiude al suo interno un prisma a sezione triangolare, un cilindro e un parallelepipedo – sviluppi tridimensionali, rispettivamente, di triangolo, cerchio e quadrato, le tre forme basilari della geometria euclidea. Come per il primo 'giardino della settimana' realizzato nel 1998 presso il Castello di Santa Maria Novella a Fiano-Certaldo, gli elementi botanici sono accompagnati da un elemento plastico concepito da Salvadori che, come osserva Tazzi, assume 'una valenza estetico-simbolica autonoma e tuttavia in relazione diretta con l’immediato circostante'. Le specie botaniche, in particolare, sono scelte in virtù del loro inserimento all’interno di un sistema di corrispondenze che le vede legate ai giorni della settimana, ai pianeti, ai metalli, ai colori e agli organi del corpo umano, riflettendo la visione olistica dell’artista."
(Laura Conconi, Maria Corti, Cronologia, in Remo Salvadori, a cura di Antonella Soldaini, Skira, Milano 2025, pp. 362-363)
Villa Pizzo, Cernobbio, 2001 (dettaglio)

La domenica piantare il frassino e allo stesso tempo la calendula, il ginepro, l’alloro, il rosmarino, 2001

3 elementi: frassino Excelsior, frassino Orniello, marmo di Candoglia
dimensioni variabili
Tutto è collegato
"Tutto è collegato da un moto circolare di forze che, dopo aver assorbito energie in luoghi lontani e regni distinti, ctonio e aereo, acquatico e terrestre, germogliano e ramificano altrove, indizi che dichiarano la stretta consanguineità e reciprocità che lega le stratigrafie del mondo, dall’inorganico al vivente."
(Laura Vecere, Il giardino analogo, in Dopopaesaggio. Spazio sociale e ambientale naturale nell’arte contemporanea / Social space and natural environment in contemporary art, a cura di Marco Scotini, Laura Vecere, Regione Toscana, Firenze 2006, p. 90)

Una valenza estetico-simbolica autonoma e tuttavia in relazione diretta con l’immediato circostante
"A Villa Pizzo, residenza storica situata a Cernobbio, sul lago di Como, Salvadori realizza La domenica piantare il frassino e allo stesso tempo la calendula, il ginepro, l’alloro, il rosmarino, 2001. Esso è costituito da un frassino Excelsior e da un frassino Orniello, piantati in due punti del parco in momenti diversi, accompagnati dalle altre varietà botaniche nominate nel titolo e da una scultura in marmo di Candoglia la cui forma, nelle due parti più esterne, richiama quella di un occhio che racchiude al suo interno un prisma a sezione triangolare, un cilindro e un parallelepipedo – sviluppi tridimensionali, rispettivamente, di triangolo, cerchio e quadrato, le tre forme basilari della geometria euclidea. Come per il primo 'giardino della settimana' realizzato nel 1998 presso il Castello di Santa Maria Novella a Fiano-Certaldo, gli elementi botanici sono accompagnati da un elemento plastico concepito da Salvadori che, come osserva Tazzi, assume 'una valenza estetico-simbolica autonoma e tuttavia in relazione diretta con l’immediato circostante'. Le specie botaniche, in particolare, sono scelte in virtù del loro inserimento all’interno di un sistema di corrispondenze che le vede legate ai giorni della settimana, ai pianeti, ai metalli, ai colori e agli organi del corpo umano, riflettendo la visione olistica dell’artista."
(Laura Conconi, Maria Corti, Cronologia, in Remo Salvadori, a cura di Antonella Soldaini, Skira, Milano 2025, pp. 362-363)
Villa Pizzo, Cernobbio, 2001 (dettaglio)
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