Coincidentia oppositorum
Il concetto di polarità e di dualismo porterà l’artista a realizzare e indossare una tuta per metà di colore bianco e per l’altra metà di colore nero, Noli me tangere, 1975 circa, un lavoro che allude in modo immediato a una doppia identità ma che fa anche riferimento a quella coincidentia oppositorum alla base dell’umanesimo neoplatonico di Niccolò Cusano, un rimando alla cultura filosofica rinascimentale che, se può sembrare lontana nel tempo, ha però senso quando si pensa al substrato di conoscenze, dirette e indirette, che l’artista porta con sé e che ha immagazzinato durante i suoi studi e le sue letture negli anni giovanili passati in Toscana.
(Antonella Soldaini, Remo Salvadori: la sovrana naturalità del vivente, in Antonella Soldaini a cura di, Remo Salvadori, Skira, Milano 2025, p. 31)
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