Natura (1850)
Noi ritorniamo a ciò che è nostro proprio; stringiamo amicizia con la materia, che le chiacchiere ambiziose vorrebbero persuadervi a disprezzare. Noi non possiamo mai separarcene; la mente abita la sua vecchia abitazione; come l’acqua per la nostra sete, così è la roccia, la terra per i nostri occhi, le nostre mani e i nostri piedi. Essa è dell’acqua solida: essa è una fiamma fredda: quale equilibrio, quale affinità!
(Ralph Waldo Emerson, Natura (1850), Ortica Editrice, Aprilia 2021, p. 11)
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