L'osservatore non l'oggetto osservato, 1985 (2005)

rame, lacca
169 x 44 x 69 cm
La complessità di rapporti
"Nella visione di Salvadori [...] non c’è spazio che esista ‘in sé’, come non c’è opera senza osservatore. Esperire l’arte è cogliere questa complessità di rapporti tra osservatore, opera e spazio, questa dinamica articolata, e perlopiù imprevedibile."
(Lorenzo Giusti, La mia vita la vivo in cerchi che si espandono, che sulle cose si allargano, in Carolina Italiano a cura di, Remo Salvadori, catalogo della mostra [Roma, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, 21 marzo-23 settembre 2012], Fondazione MAXXI-Corraini Edizioni, Roma-Mantova 2012, p. 90)
"Remo Salvadori", Galleria Christian Stein, Pero, 2017
© Agostino Osio

L'osservatore non l'oggetto osservato, 1985 (2005)

rame, lacca
169 x 44 x 69 cm
La complessità di rapporti
"Nella visione di Salvadori [...] non c’è spazio che esista ‘in sé’, come non c’è opera senza osservatore. Esperire l’arte è cogliere questa complessità di rapporti tra osservatore, opera e spazio, questa dinamica articolata, e perlopiù imprevedibile."
(Lorenzo Giusti, La mia vita la vivo in cerchi che si espandono, che sulle cose si allargano, in Carolina Italiano a cura di, Remo Salvadori, catalogo della mostra [Roma, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, 21 marzo-23 settembre 2012], Fondazione MAXXI-Corraini Edizioni, Roma-Mantova 2012, p. 90)

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