Cinque note di Pier Luigi Tazzi
Io vedo per la prima volta un cerchio di questo tipo, di un diametro molto più piccolo [...] nel 1985. È disposto in alto sulla parete di una stanza, altrimenti vuota, della Galleria Locus Solus a Genova [...]. Non ha ancora un titolo. Da allora in poi accompagnerà spesso, trasportata in borsa, l’artista nei suoi spostamenti, fino ad acquistare alla fine il suo nome attuale, che quindi deriva dal farsi di un’esperienza più che essere l’enunciazione iniziale di un programma.
(Pier Luigi Tazzi, Cinque note, in Remo Salvadori. Continuo Infinito Presente / Continuous Infinite Present. 21 maggio 2006, Bandecchi & Vivaldi, Pontedera 2007)
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